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Da vecchi pneumatici a barriere antirumore
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16/09/2014
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I vecchi pneumatici, tagliati in semicerchi o a settori, sono stati usati nella realizzazione di terrapieni antirumore, insieme a terra ed elementi di supporto in cemento; ma questi terrapieni sono ingombranti, antiestetici, impossibili da ricollocare e richiedono molta manutenzione per assicurare la crescita di una copertura vegetale adatta. Un metodo migliore per utilizzare i vecchi pneumatici nella realizzazione di barriere antirumore è l'incorporare granuli di gomma entro pannelli in calcestruzzo, analogamente a quanto è già stato sperimentato con successo per l'asfalto silenzioso, ottenuto miscelando granuli di gomma di recupero entro il conglomerato bituminoso che costituisce il manto stradale.
L'idea delle barriere antirumore a base di gomma ricilata è stata attuata da una equipe della Facoltà di Ingegneria Civile dell'Università di Zagabria, nel quadro del progetto denominato RUCONBAR (RUbberized COncrete Noise BARriers).
Le barriere sono state costruite sovrapponendo ad un supporto in cemento gli elementi fono assorbenti, che sono costruiti da calcestruzzo contenente il 40% di granuli di gomma provenienti dal riciclo di vecchi pneumatici. Ogni chilometro di barriera contiene oltre 46 tonn di gomma riciclata, corrispondente a 7800 pneumatici.
L'analisi dell'impatto ambientale indica che la produzione delle barriere Ruconbar comporta il 31% di emissioni di CO2 rispetto alle barriere normalmente utilizzate.
E' attualmente in corso una sperimentazione sul campo nella città di Zagabria, condotta installando le barriere Ruconbar lungo una strada molto trafficata, con passaggio anche di tram, che corre a fianco del giardino zoologico.
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