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Global Warming 26/08/2014
Esaminati i Piani di adattamento e mitigazione di 200 città di 11 Paesi europei. Solo una città su 3 ha un piano per contrastare il Global Warming.
Se le azioni previste dalle città studiate fossero rappresentative a livello nazionale, l'UE al 2050 ridurrebbe solo del 20% le emissioni, rispetto all'obiettivo dell'80%.


Le risposte delle città alle sfide dei cambiamenti climatici sono molto importanti, sia perché esse sono responsabili di gran parte delle emissioni di gas ad effetto serra sia perché sono particolarmente sensibili ai rischi connessi al clima a causa della loro alta densità di popolazione, dei beni che vi sono ospitati e delle infrastrutture che vengono utilizzate.
Al contempo, le aree urbane sono tenute fuori dai controversi negoziati dove si decidono le azioni a livello globale che devono contrastare gli effetti del global warning.
In tema di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, le città europee hanno un ruolo chiave per conseguire gli obiettivi fissati dalla "Energy Roadmap 2050", adottata il 15 dicembre 2011 dalla commissione UE che prevede di ridurre le emissioni di gas serra entro il 2050, per evitare un aumento della temperatura globale di 2° C rispetto ai livelli pre-industriali.

Uno studio finanziato dal Programma multidisciplinare europeo COST ha preso in esame le risposte al problema dei cambiamenti climatici che offrono 200 città medio-grandi di 11 Paesi europei, analizzando per la prima volta i documenti programmatici e quelli di pianificazione strategica, anziché basarsi, come avvenuto in passato, sulle indicazioni autoreferenziali, come le interviste ed i questionari rilasciati dai rappresentanti della città.

Sono stati esaminati i Piani di adattamento, comprendenti le azioni di pianificazione e sviluppo urbano, che riducono la vulnerabilità ai cambiamenti climatici, e i Piani di mitigazione che includono azioni quali il miglioramento dell'efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili, per ridurre le emissioni di gas serra.
La gran parte delle città esaminate sono lontane dal fronteggiare le nuove sfide poste ai cambiamenti climatici, dal momento che complessivamente:
- 130 (65%) città hanno un Piano di mitigazione
- meno di 1/3 ha anche un Piano di adattamento
- il 72% ha solo il Piano di mitigazione
- il 35% non ha alcun Piano.
Inoltre da Paese a Paese la situazione è assai diversa.
Lo studio inoltre osserva che la maggior parte dei Piani di Mitigazione si basa su opzioni tecnologiche e azioni di settore per incrementare l'efficienza energetica, come il miglioramento della coibentazione degli edifici, piuttosto che su cambiamenti a scala urbana.
L'Adattamento invece, viene spesso affrontato in termini più sistemici ma meno concreti, in termini di studi scientifici o cooperazione, e soprattutto a scala regionale o nazionale.
Se le azioni previste dalle città studiate fossero rappresentative a livello nazionale, l'Unione europea al 2050 ridurrebbe solo del 20% le emissioni, ben al di sotto dell'obiettivo fissato nel roadmap di cui sopra.
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