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L'usato che ragiona
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25/08/2014
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Un segmento economico in aumento, anche ad opera della crisi, che necessita quanto prima di una normativa che ne regolamenti e faciliti l'attività.
E' stato presentato il 17 dicembre 2013 il IV "Rapporto Nazionale sul Riutilizzo 2013", realizzato dal Centro di Ricerca Economica e Sociale "Occhio al Riciclone" con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la collaborazione di Federambiente, che offre un quadro aggiornato sull'evoluzione normativa, sui mutamenti degli stili di vita e dei consumi legati al riutilizzo che hanno caratterizzato l'anno passato.
In seguito all'evoluzione legislativa nazionale e comunitaria, il Italia si stanno moltiplicando le azioni istituzionali a favore del riutilizzo. Nel frattempo il mercato dell'usato, in controtendenza con la crisi, continua a crescere e generare posti di lavoro. Gli operatori del riutilizzo acquisiscono forza e capacità di iniziativa e chiedono a gran voce di non essere ignorati dalle politiche pubbliche. Il livello del dibattito cresce esponenzialmente ed esperti in ogni campo stanno producendo studi, elaborazioni, sperimentazioni, dimostrazioni ed opinioni caratterizzati da una qualità che in passato era molto più rara. Le proposte ed i modelli avanzati oggi come non mai sono oggetto di un'analisi seria che lascia poco spazio al velleitarismo e all'improvvisazione.
Secondo l'osservatorio Findomestic, negli ultimi 5 anni è cambiato profondamente l'approccio degli italiani verso l'acquisto dell'usato.
Sociologi esperti di mercato dicono che chi consuma l'usato è, oltre chi cerca il risparmio, le persone più colte ed i giovani più che gli anziani. L'incremento dell'utlizzo dell'usato è dettato molto dalla crisi.
I dati della Camera di Commercio di Milano sottolineano che il mercato dell'usato conta 3283 esercizi.
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