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Legambiente: "SOS Coste", 5 sfide per l'emergenza ambientale
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08/08/2014
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Consumo di suolo, rischio idrogeologico, stato di salute dei fiumi e bonifiche: queste sfide da affrontare con urgenza nelle Marche.
Goletta verde approda nelle Marche e come nelle passate 11 tappe del tour analizza punti critici e problematiche della gestione del mare e della costa. Per il ventinovesimo anno consecutivo infatti, l'imbarcazione Legambiente - realizzata anche con il contributo dei COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e dei partner tecnici Novamont e Nau - è tornata a navigare per schierarsi contro i "pirati del mare", ma soprattutto per denunciare lo stato di salute dei nostri litorali.
E il quadro che emerge dalle Marche non è troppo confortante: quasi il 60% della cosa marchigiana è sparita sotto il cemento, lasciando liberi dall'urbanizzazione i 26 Km di costa ricadenti nelle due grandi aree protette, il Parco Regionale del Monte Conero e il Parco Regionale del Monte San Bartolo.
Il consumo del suolo è uno dei mali che affligge il territorio e che costituisce una delle 5 sfide dell'emergenza ambientale individuata dall'associazione.
Nel suo rinnovato appello "SOS coste" Legambiente spiega come il 64% del consumo di suolo verificatosi tra il 1988ed il 2006 (circa 4,5 Km) è avvenuto per usi prettamente urbani (residenziali e servizi annessi); il restante 36%, consiste in opere infrastrutturali e industriali. In una nota stampa il cigno verde spiega: "Nonostante la Legge Galasso del 1985, ultimo momento di vera attenzione nei confronti delle tutela del patrimonio costiero, nelle Marche dall'entrata in vigore di quella Legge ad oggi sono spariti 7 Km di costa. Per fermare il crescente consumo di suolo, Legambiente rilancia l'appello di fissare il vincolo di inedificabilità assoluta ad 1 Km dalla linea del mare".
Fonte: www.rinnovabili.it
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